IL PROGRAMMA


MONGHIDORO PROGETTO CIVICO  
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO

Il movimento civico si caratterizza per la totale indipendenza dai partiti, per superare le contrapposizioni ideologiche, chiamando i cittadini a condividere un progetto e un metodo innovativi di governo.
Il fine primario del movimento civico è lo spirito di servizio e il buon governo del paese, con amministratori senza alcun tipo di interesse personale, all’insegna della trasparenza, onestà e coinvolgimento.
IL CAMBIAMENTO che apporteremo ci permetterà di restituire la “Centralità” al Municipio, premiando l’equità attraverso la TRASPARENZA del lavoro svolto e la PARTECIPAZIONE attiva e reale alle scelte di governo, che premino gli interessi della comunità e non gli interessi privati.
Vogliamo che le istituzioni, il Comune, diventino punto di riferimento per i cittadini chiamati a partecipare attivamente tramite assemblee pubbliche, consigli di frazione e commissioni consiliari funzionanti.
Nostro  intento è migliorare la qualità della vita e la coesione sociale lottando per un unico fine, il “bene comune”, mantenendo le nostre identità e tradizioni, tutelando e promuovendo il nostro territorio, sostenendo e valorizzando le potenzialità del turismo, del nostro patrimonio ambientale, collinare e montano, dell’agricoltura di qualità e delle attività produttive e commerciali; crescere all’insegna della solidarietà tra le generazioni e verso le categorie più deboli della nostra società, verso i più piccoli, le famiglie, le giovani coppie e verso gli anziani.
II sistema sociale di Monghidoro deve essere migliorato nelle sue funzioni più importanti che riguardano l’assistenza ad una popolazione anziana in aumento ma anche ai giovani, ponendo una attenzione particolare ai problemi della scuola, dello sport e del tempo libero. Tutti avvertiamo la necessità di avere riposte per la salute e la sicurezza dei nostri figli.
Serve un progetto per l’economia capace di creare reddito e lavoro per la popolazione residente da impiegarsi anche nella conservazione e nella cura del territorio, nell’uso razionale ed efficiente delle risorse agro-forestali, nella specializzazione sulle tecniche per lo sfruttamento delle energie alternative e rinnovabili.
Un elemento che da tempo assume sempre maggior peso è il fattore ambientale al quale viene ora attribuito anche un enorme valore economico. La sostenibilità ambientale, inquadrata in una visione complessiva, assegna ai territori della montagna un ruolo fondamentale nel riequilibrio di un ecosistema sempre più a rischio.


REGOLE DEL GIOCO

Il nostro piano di lavoro prevede il coinvolgimento dei cittadini. Abbandoneremo la politica dell’isolazionismo sin qui perseguita dalle precedenti amministrazioni e inizieremo immediatamente un’azione di integrazione con il territorio anche attraverso l’ Unione dei Comuni, la Provincia, la Regione.

MORALITÁ, TRASPARENZA ED EFFICIENZA

Chi governa non comanda ma è al servizio della comunità.
Il sindaco e gli assessori, non dovranno avere alcun tipo di rapporto economico/contrattuale con l’Amministrazione Comunale e sue società.
I Consiglieri Comunali saranno obbligati a comunicare al Consiglio Comunale eventuali rapporti contrattuali di carattere economico con l’Amministrazione Comunale.
Intendiamo attuare percorsi decisionali chiari, noti, realizzabili e condivisi, con controllo dei risultati,
riportando le decisioni all’interno del Municipio, luogo deputato al confronto politico, al governo del territorio, recuperandone l’efficienza, orientandosi ad incrementare la gestione associata di servizi e funzioni operando con l’Unione dei Comuni.
Modificare quelle norme del Regolamento Comunale, che ad oggi sono di ostacolo alla ottimizzazione delle Commissioni Consiliari.


PROPOSTE OPERATIVE

-         Istituzione delle Commissioni Consiliari permanenti per BILANCIO, POLITICHE SOCIALI E SANITÁ.
-         Istituzione delle Commissioni Miste con parere consultivo (Consulte) per SERVIZI PUBBLICI; SPORT, TURISMO E AMBIENTE; ATTIVITA’ PRODUTTIVE; SCUOLA E CULTURA; GIOVANI; VOLONTARIATO.
-         Istituzione di una Commissione di Indagine ed Analisi Conoscitiva sulle modalità di       aggiudicazione degli appalti e dei contratti di lavori, forniture di beni e servizi, locazioni ed affitti a verifica delle possibilità di risparmio.
-         Istituzione di percorsi facilitanti il lavoro e il funzionamento del Consiglio Comunale.
-         Registrazione e diretta web delle sedute consiliari.


GIOVANI

I giovani sono il nostro futuro, è necessario investire sui giovani. Ai giovani mancano motivazioni da crearsi attraverso una serie di stimoli che vanno dallo sport, al teatro, al sociale. Vanno proposti spazi volti alla socializzazione, occorre potenziare l’attività di animatori in grado di coordinare le proposte giovanili. Abbiamo in progetto una struttura polifunzionale .
Occorre affrontare il dramma di alcol e droga come sintomo di un disagio sociale che non investe solo i giovani,  ma che nelle nuove generazioni sta assumendo dimensioni intollerabili.
É nostra intenzione realizzare altri gemellaggi (è possibile averne fino a tre), studiando quelli più consoni come ambiente e possibilità comunicative fra i giovani.


VOLONTARIATO

Una grande risorsa del nostro territorio sono le numerose associazioni di volontariato con le quali intendiamo dialogare fornendo sostegno e promozione nel rispetto dell’autonomia delle singole organizzazioni. Vogliamo sottolineare l’importanza sociale di questi gruppi  che mettono a disposizione il loro tempo e le loro energie, siano esse rivolte ad anziani, malati, bambini, famiglie, animali, cultura, sport o ambiente.


LAVORI PUBBLICI

Nel nostro territorio è presente da anni un devastante movimento franoso probabilmente a causa dello scolo delle acque non regimentate, le cunette non pulite, i pozzetti intasati e i flussi d’acqua non controllati. Occorre un piano di recupero della montagna che preveda interventi definitivi su strade provinciali e comunali dissestate da frane, mappare i tombini di scolo delle acque e controllarli periodicamente, pulire e rifare le cunette almeno due volte l’anno. È necessario attuare piani di intervento mirati alla bonifica del territorio in collaborazione con i comuni vicini e con la Bonifica Renana.
Nei cimiteri  è scarsa la manutenzione e particolare è il degrado presente nel cimitero del capoluogo, è quindi indispensabile ripristinare una condizione di decoro per il rispetto per i defunti.
In paese occorre effettuare la manutenzione dei muretti adiacenti le strade, rivalorizzare l’area del parco del Castellaccio, attualmente in completo stato d’abbandono, l’area del campo sportivo parrocchiale e tutte le aree verdi presenti sul territorio.
I piccoli lavori saranno eseguiti tempestivamente ed efficacemente dal personale comunale.
Il  sindaco, l’ assessore competente e il  personale tecnico controlleranno i lavori appaltati.
Sarà costante il dialogo diretto con i cittadini e i consiglieri di frazione sulle problematiche emergenti.


POLITICHE SOCIALI – SANITÁ

Monghidoro investe per il sociale molto meno degli altri comuni della provincia, tende così a isolarsi per gestire le spese autonomamente a discapito della qualità e quantità delle prestazioni offerte al cittadino. Il confronto con i comuni di S. Benedetto V.S. e Loiano è molto sconcertante, tanto è vero che attualmente i loro contributi alla spesa sociale per abitante si aggira sul 60-70% del bilancio, a differenza di Monghidoro che assegna il 19,96%.
Monghidoro è l’unico comune del Distretto che dal luglio 2010 ha “ritirato le deleghe” in campo sociale all’AUSL (minori e non autosufficienza), ottenendo così un risparmio solo apparente non potendo più accedere a fondi regionali, avvantaggiando altri comuni del Distretto che hanno beneficiato economicamente della nostra rinuncia.
Monghidoro ha rifiutato per anni il contributo regionale in merito agli affitti per non favorire le coppie immigrate (alle quali per motivi di reddito sarebbe spettato il 70%), penalizzando così le coppie italiane (che avrebbero ricevuto il restante 30%). Vogliamo modificare il tipo di politica sull’immigrazione, in quanto ottiene come risultato quello di aggravare le spese dell’amministrazione che non riceve sovvenzioni da parte degli Enti regionali e provinciali.
Monghidoro non ha percepito la grande esigenza della presenza di un asilo nido.
Monghidoro è l’unico comune della provincia che non ha sottoscritto l’accordo per la “Casa delle donne per non subire violenza”, associazione che offre servizio alle donne che hanno subito violenza e chiedono aiuto.
Monghidoro è il comune con il minor numero di alloggi pubblici.
Per questi motivi intendiamo promuovere un maggior impegno per i servizi sociali, con una serie di proposte concrete.
Agiremo nel Distretto di zona per il ripristino delle Deleghe  all’AUSL per minori e non autosufficienza.
Sottoscriveremo, insieme agli altri comuni della Provincia di Bologna, l’accordo di collaborazione con l’Associazione “Casa delle donne per non subire violenza”,  sottoscrizione che comporta un costo irrisorio.
Costituiremo la “Consulta Comunale del Sociale” dove verranno definiti gli interventi e le politiche sociali coinvolgendo il Volontariato locale.
Istituiremo la “Commissione Consiliare Politiche Sociali e Sanità” per la verifica e il confronto sulle politiche sociali (siamo uno dei pochi comuni che non ha la commissione comunale dedicata al sociale) .
Ci impegneremo nel corso del mandato per destinare maggiori risorse a interventi nel campo sociale, con l’obiettivo di mantenere l’efficacia soprattutto rispetto alle persone più deboli e anziane, tenendo conto che la crisi economica porta ad un aumento delle famiglie in difficoltà.
Attueremo una revisione dell’indice ISEE comunale.
Avvieremo una concreta collaborazione con la Regione Emilia Romagna nel campo delle politiche abitative (rivalutazione dei contributi alloggio che la Regione eroga gratuitamente).
Proporremo un aumento dell’attività infermieristica presso gli ambulatori dell’AUSL di Monghidoro.
Aderiremo ai progetti di educazione alla salute offerti a “costo zero” dall’AUSL di Bologna rivolto a enti, scuole, associazioni e giovani.
Affronteremo i problemi della solitudine e della carenza di aiuti, cercando una stretta collaborazione con le varie associazioni che operano nel volontariato.
Ci impegneremo per uno studio di fattibilità sul problema dell’asilo nido (assistenza all’infanzia come punto fondamentale di sviluppo sociale), valutando l’opportunità di collaborazioni con i comuni vicini.


SPORT

Lo sport di base giovanile e dilettantistico, svolge un ruolo di assoluta importanza sociale, assieme alla famiglia e alla scuola. É maestro di regole universali quali la resistenza alla fatica, al gioco di squadra e al rispetto delle regole e dell’avversario. È un’importante risorsa per la comunità e dovrebbe rappresentare un punto focale della vita sociale e politica del territorio. Lo sport è un indispensabile mezzo culturale ed educativo per i giovani. Attraverso le manifestazioni sportive si incentivano l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione. Lo sport può essere visto come elemento di prevenzione di alcuni disagi sociali giovanili.
La pratica sportiva nel nostro paese è stata sempre sostenuta dalle associazioni sportive volontarie e l’amministrazione comunale si è sempre limitata ad elargire piccoli contributi. Lo sport di base è in gran parte a carico delle famiglie.
Per incentivare la pratica dello sport occorre promuovere l’aggregazione fra le piccole società sportive e la collaborazione fra le amministrazioni comunali dei vari paesi per ottimizzare l’uso delle strutture e gli investimenti.
Gli impianti dovrebbero essere dati in gestione gratuita alle associazioni sportive, estendendo ad altre strutture del territorio le convenzioni, con l’impegno da parte loro alla manutenzione ordinaria.
L’amministrazione comunale deve dialogare con le associazioni sportive, attivando commissioni sullo sport composte da comune, scuola, parrocchie e associazioni.
Occorre studiare collaborazioni con scuola, parrocchie ed altre associazioni per offrire opportunità ricreative per il tempo libero dei ragazzi.


ATTIVITÁ PRODUTTIVE

La più importante azienda industriale del nostro comune di proprietà della  multinazionale Kemet, già Arcotronics, ha in atto una considerevole riduzione di personale.
Riteniamo che l’amministrazione comunale, in sintonia con la Regione, pur nel rispetto della imprenditorialità privata, debba vigilare sugli accordi già stipulati per la salvaguardia di questa realtà occupazionale.
Un'altra realtà per noi importante, anch’ essa storica per il nostro paese, è legata al mondo dell’ edilizia che è in forte crisi, con una sensibile riduzione del venduto e con un blocco quasi totale nella costruzione del nuovo.
Una possibilità di sviluppo del settore passa attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, il recupero e la rivalorizzazione dei borghi antichi campo in cui i nostri artigiani rappresentano l’eccellenza.
Per quanto riguarda l’agricoltura lavorare il terreno agricolo in territori montani come Monghidoro,  non garantisce un reddito sufficiente. Occorre quindi promuovere la ricerca di fondi per rivalutare tale attività. Verrà incentivata la promozione di prodotti legati al nostro territorio (apicoltura, castanicoltura ed altri).
Verranno avviate iniziative per il riconoscimento del marchio D.O.P. per i prodotti locali, iniziative legate alla tradizione gastronomica del nostro territorio che possano coinvolgere le attività commerciali e la ristorazione.
Il commercio è una caratteristica importante e consolidata per il nostro paese, tuttavia si riscontra un calo sul numero delle attività in essere ed anche di volume d’affari complessivo.
Si rendono indispensabili incontri e analisi periodiche con associazioni di categoria e singoli commercianti.
Occorre promuovere Fiere mirate e iniziative collaterali da consolidarsi negli anni, coinvolgendo un ampio bacino anche verso la vicina Toscana.
Queste importanti realtà devono essere sostenute dall’ azione del comune verso le istituzioni di livello superiore (provincia e regione) per sfruttare tutte le possibili occasioni quali finanziamenti, agevolazioni, sgravi, ecc.
Occorre  implementare e migliorare viabilità, mezzi di trasporto, estensione rete A.D.S.L, rapporto Scuola/Aziende perché le realtà che operano sul nostro territorio non vengano ulteriormente penalizzate dalla nostra posizione geografica.
Per creare nuove opportunità di lavoro, in particolare per i giovani, intendiamo incentivare sul nostro territorio le imprese di servizi e le nuove attività imprenditoriali nel campo delle energie rinnovabili.


TRASPORTI E VIABILITÀ

Il sistema dei trasporti, che coinvolge pesantemente i cittadini pendolari, ha bisogno di notevoli migliorie come orari e come qualità del servizio. Occorre rivedere il sistema di collegamento con la città incrementando l’uso del treno da Pianoro con un biglietto unico, corriera/treno, come previsto da accordi fra Regione, ATC e Trenitalia.
Per semplificare il collegamento con Pianoro - stazione serviranno delle navette da Monghidoro mentre per ottimizzare il collegamento con la Valle dell’Idice durante il periodo scolastico, occorre avere una navetta che da San Benedetto del Querceto colleghi l’Alta Valle dell’Idice,  Frassineta e Campeggio.
Per preservare la buona funzionalità dei trasporti è necessario durante il periodo invernale un coordinamento efficace tra l’ufficio di viabilità della Provincia, l’ufficio tecnico comunale e l’assessore competente, garantendo lo sgombero dalla neve e l’uso del sale in maniera appropriata; a questo scopo si deve predisporre  un adeguato piano neve che comprenda la pulizia dei marciapiedi.
Sarà istituito un servizio con navetta verso l’Ospedale di Loiano utilizzando le prestazioni di  Cooperative di trasporti o Pubblica Assistenza per il trasporto di ammalati e famigliari.


SICUREZZA

Il problema della sicurezza è un tema trasversale a tutte le tematiche di questo programma poiché coinvolge ogni fascia della popolazione, incide sullo sviluppo delle attività produttive e garantisce la qualità della vita.
Riscoprire il dialogo e il desiderio di conoscenza reciproca è alla base di una civile convivenza e integrazione, tuttavia è necessario promuovere il controllo del territorio con il coinvolgimento e la sinergia tra le varie forze dell’ordine e ripristinare i sistemi di videosorveglianza segnalandoli a norma di legge.


SCUOLA, POLITICHE SCOLASTICHE, CULTURA

Il problema più evidente a livello scolastico è quello relativo alla sostenibilità dei costi per i bisogni primari, ci impegneremo quindi a destinare maggiori risorse all’istituzione scolastica locale, al fine di sostenere e migliorare l’attività didattica.
In un’ottica di risparmio e razionalizzazione di risorse e personale si può pensare a una ristrutturazione del polo scolastico unificando le due realtà scolastiche di Monghidoro e Loiano.
La presenza sul territorio di un istituto superiore è indispensabile per venire incontro alle esigenze dei ragazzi che non vogliono o non possono andare a Bologna a studiare; ci deve essere un’attenzione maggiore per la scuola affinché venga comunque rivalutata cercando di riqualificarla anche sfruttando maggiormente i laboratori esistenti e invitando il pubblico e le scuole a visitare l’istituto stesso.
Qualora si presentasse l’opportunità di accedere a fondi locali, nazionali o a progetti europei per lo sviluppo dell’edilizia scolastica, intendiamo realizzare una nuova struttura scolastica polifunzionale.
Il trasporto scolastico, e quindi la gestione di questo, deve essere razionalizzata.
Ci faremo promotori di borse di studio con l’aiuto di associazioni pubbliche e private, o di imprenditori locali, da elargire a studenti universitari meritevoli residenti nel comune di Monghidoro.
Il progetto culturale comprende la valorizzazione dei programmi di collaborazione con la scuola per il recupero della memoria storica (cucina, canto, danza, racconti); programmi di confronto con le altre culture presenti nel territorio.
Occorre valorizzare le associazioni culturali, sostenere la biblioteca, incentivare le presentazioni di libri di autori locali e nazionali, mostre di pittura, programmare serate di approfondimento musicale e teatrale; recuperare le tradizioni e i dialetti; prevedere corsi di lingua per stranieri.
Il museo di Piamaggio è un luogo da valorizzare dal punto di vista culturale: potrebbe diventare una scuola di arti e mestieri antichi utilizzando l’attuale aula didattica. Questo recupero vale anche per i mulini presenti sul territorio.
Promuoveremo l’istituzione della commissione mista “Scuola e Cultura” che preveda il confronto e che miri a condividere gli interventi educativi con altre componenti quali i docenti, i genitori, gli studenti e i rappresentanti delle agenzie educative presenti nel territorio.


AMBIENTE E TERRITORIO

Un elemento che da tempo assume sempre maggiore peso è il “fattore ambientale” al quale viene ora attribuito anche un enorme valore economico.
La sostenibilità ambientale, inquadrata in una visione complessiva, assegna ai territori della montagna un ruolo fondamentale nel riequilibrio di un ecosistema sempre più a rischio.
Lo stato di abbandono di gran parte del territorio, ha prodotto una crescita disordinata di biomassa legnosa, inghiottendo sentieri e viottoli percorsi per secoli dagli abitanti delle nostre montagne. Una semplice pulizia, volta al ripristino della viabilità minore, renderebbe accessibili i boschi aumentandone la produttività. Si potrebbe di conseguenza alimentare una centrale a biomassa per la produzione di calore e di elettricità.  Le aree boschive diventerebbero così utilizzabili anche ai fini turistici e escursionistici, dando vita ad un importante flusso turistico.
Attraverso queste iniziative, coinvolgeremo i ristoratori ed i commercianti a promuovere un’offerta di prodotti locali motivati dalla “filiera corta”, sostenendo la nascita di attività agricole.
É necessario affrontare i problemi annosi della rete idrica, nel concetto di “acqua intesa come bene pubblico”; effettuare una vera e corretta raccolta differenziata dei rifiuti, sensibilizzando e informando con apposite campagne i cittadini; contrastare l’abitudine alle discariche abusive.
Valorizzare le tradizioni del territorio, con programmi di collaborazione con la scuola.


TURISMO

La promozione turistica deve poter offrire un pacchetto di opportunità vasto e articolato per cui  va fatta non a livello comunale, ma sul  “territorio” inteso come “area vasta”. La nostra offerta turistica  è debole e soffre di forte concorrenza,  per questo motivo è necessario promuovere le “eccellenze” presenti nel nostro territorio. Oggi la richiesta di turismo è cambiata, si cerca il “turismo delle esperienze”,  i luoghi dello “star bene”.
Per questo motivo il TURISMO si intreccia con il TERRITORIO  e l’AMBIENTE: si devono valorizzare i sentieri,  i mulini, i borghi antichi, i percorsi di trekking, a cavallo, in bicicletta.
Si deve preservare l’ambiente, ripristinare i sentieri e le vie minori. Sarà necessario realizzare un progetto di sviluppo turistico dell’Alpe, salvaguardandone le peculiarità ambientali, eventualmente prevedendo la chiusura alla circolazione delle auto private, istituendo un servizio di navette che colleghino un parcheggio di scambio e il centro del paese.
Occorre studiare la possibilità di creare occasioni per gli sportivi: sarebbe possibile costruire un anello per lo sci di fondo sia invernale che estivo, si potrebbe destinare un’apposita area agli sport motoristici (sempre nel rispetto dell’ambiente).
Si dovrà valutare la possibilità di ridurre gli eventi piccoli, creando sinergie con le varie organizzazioni (pro-loco, comitati, associazioni) anche di paesi vicini, finalizzate alla organizzazione di eventi di “qualità “ con una maggiore durata.
Per consentire un maggiore afflusso turistico, è necessario valorizzare il patrimonio immobiliare, studiando modalità per affitti “equi” e politiche di prezzi “calmierati”.
Non essendo presente nel nostro paese una struttura alberghiera funzionante, si potrebbe sviluppare il concetto di Albergo Diffuso: in estrema sintesi si tratta di una proposta concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in case e camere vicine  al “cuore” dell’albergo diffuso nel quale saranno situati la reception, gli ambienti comuni, l’area ristoro.
L’ Albergo Diffuso è anche un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale. Per dare vita ad un Albergo Diffuso, infatti, non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare/ristrutturare e a mettere in rete quello che esiste già. Inoltre un Albergo Diffuso funge da “presidio sociale” e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali, considerati come componente chiave dell’offerta.
Occorre valorizzare il centro storico, creando aree pedonali; curare l’arredo urbano, la segnaletica stradale, la pulizia del paese; installare degli schermi touch-screen per le informazioni turistiche, on-line con gli altri comuni del territorio e in più lingue; tenere sempre aggiornati i siti internet; incentivare gli esercizi pubblici al pagamento tramite POS; coordinare gli orari (chiusura e apertura) degli esercizi pubblici per favorire una turnazione atta a una migliore offerta turistica; sensibilizzare i commercianti a indicare nella propria vetrina, in caso di chiusura,  quale esercizio pubblico più vicino sia aperto.
Servirà trovare la giusta funzione per le strutture attualmente sul territorio: FUTA POINT,  UFFICIO IAT.


ARREDO URBANO E SEGNALETICA

Un paese che vuole incrementare  il turismo deve rivolgere un’attenzione particolare all’ordine, all’arredo urbano, alla pulizia, alla segnaletica e al gusto del bello.
Agiremo con forte impegno in questa direzione per realizzare:

“il paese che vorrei”